Foglio giornale stampato in B/N, calligrafato a stampa con illustrazioni nel testo. “Solo iniziando a conoscere il nostro corpo possiamo capire qualcosa di quello che ci fanno, possiamo rifiutare di ingollare medicine pericolose, possiamo rifiutarci di fare da cavie a nostra insaputa!”. In ottimo stato.
Libri
Dioniso Test
Test ludico e ironico in cui il dionisiaco viene associato al gradiente anarchico, più ce ne si allontana più ci si avvicina al capitalismo nazi-fascista! Stampato su carta da pacco, senza indicazione di data e luogo, minimi difetti ai margini.
Bollettino n. 1. La ristrutturazione alla Bicocca. Compiti e prospettive per il movimento operaio
Documento a fogli sciolti legati con punti metallici, redatto dai Compagni di Democrazia Proletaria della Pirelli Bicocca, con una tabella nel testo.
Demetrio Stratos. Fotografia originale
Vintage print su alluminio, al retro etichetta con nome del fotografo, non censita. In ottimo stato.
Puzz n. 16
Stampato in B/N, fogli sciolti legati da punti metallici, riccamente illustrato a fumetti, con testi di Roby Ginosa, Max Capa, Riccardo D’Este, Paolo Ranieri, Maurizio Pedrinella, Collettivo Informale Situazione Creativa, disegni di Giò, Max Capa ed Enzo Jannuzzi. In condizioni perfette.
Foglio di lavoro politico
Rarissimo documento stampato in ciclostile e distribuito all’Università di Trento. Brossura in cartoncino rustico legata con punti metallici, un pugno chiuso stampato al piatto e in sovraimpressione titoli e data difformi da quelli riportati all’interno (al piatto: Proposta di foglio di lavoro politico a cura di alcuni compagni del M.S.T., 17 dicembre 1968). La prima pagina è dedicata all’errata corrige, e precisamente avverte che nel documento ci saranno molte parole incomprensibili o righe mancanti, ma precisa che “la perfezione tecnica borghese copre le mistificazioni politiche”; le ultime sei pagine sono bianche. L’incipit “Fuori dai denti” sarà poi il titolo di un libro edito da Gammalibri nel 1980 che riproduce in modo parziale e comunque non testuale il documento, mentre Opac ne registra una sola copia alla Fondazione Gramsci. Gli autori dichiarano appunto fuori dai denti “questo non è un documento organico”, non ci sono soluzioni strategiche per una rivoluzione rapida e indolore; piuttosto è uno stimolo di riflessione collettiva redatto attraverso frammenti, note e materiale grezzo, e comunque “Guai alla penna senza fucile, guai al fucile senza la penna”. L’ideologia come cristalizzazione viene criticata, la delega respinta a priori, non può più esistere un “comitato staccato che elabora una teoria e poi la somministra al popolo”; bisogna creare zone rosse liberate da cui far partire la lotta, il momento storico viene considerato pre-rivoluzionario, “non si tratta allora di organizzare le masse per prendere il potere ma di rendere rivoluzionari i rivoluzionari, di rendere rivoluzionarie le masse”. Non ultimo il concetto di “propaganda armata”: “Cioè: (Guevara) non si fanno comizi ai contadini. Non servono. Invece, si penetra col gruppo guerrigliero nel villaggio, si individua il poliziotto torturatore (che le masse ritengono invincibile e a cui sono soggiogate), lo si fucila in piazza, si chiama il popolo in assemblea davanti al suo corpo morto e poi si fa il comizio. Allora verrai ascoltato e anche seguito. Ma non prima.”. Rostagno e Curcio, principali autori del documento, ambedue iscritti alla facoltà di sociologia a Trento, città in cui furono gli indiscussi protagonisti delle lotte studentesche del ’68. Le loro vite politiche ebbero poi destini molto diversi. Una piccola mancanza ad un angolo del piatto anteriore, altrimenti in ottimo stato.
Contro lo spettacolo
“Abolire lo Spettacolo significa fare la famosa rivoluzione, uccidendo il capitale nelle sue varie forme e travestimenti”. Volantino post-situazionista riccamente illustrato, composto da due fogli pinzati, con detournement (anche) di fumetti Disney e Peanuts. All’ultima pagina. “Deturnare significa demistificare una situazione, o un atteggiamento, etc. dal significato che le è stato dato dal capitale, per ricondurla al suo vero significato rivoluzionario”. Uno strappo di qualche centimetro alle due carte che non preclude la leggibilità del testo.
Contropotere. Periodico di politica e informazione. Numero zero in attesa di autorizzazione
“La fabbrica è la realtà di operai e padroni: i primi ci mettono la vita, i secondi prelevano i soldi”: per un’organizzazione autonoma di classe e un’informazione corretta contro il potere borghese e socialdemocratico. Legatura con punti metallici in perfetto stato di conservazione.
Traduction. Comite Revolutionnaire Culture Agissante. 1F. 28-6-1968. Un peuple, un pays, un chef
Pamphlet del ’68 francese che irride Charles de Gaulle e lo paragona a Hitler. Stampato in tricromia, a fogli sciolti, in ottimo stato.
Cronaca della lotta. Notiziario nn. 16, 20, 21, 22, 25, 26, 30, 31, 32, 35, 37, 40, 43, 45
I 14 bollettini testimoniano dell’autunno caldo, del clima diffuso di lotte, dell’aria polticamente bellicosa che arriva anche al Centro di Produzione Rai di Milano: si chiede la riduzione dell’orario di lavoro, il controllo sugli appalti, si fanno analisi qualitative sulle produzioni culturali, si lotta in solidarietà con i metalmeccanici, i lavoratori della Siemens, dell’Umanitaria e de Il Saggiatore. Ogni bollettino è spillato al margine superiore, numero di pagine variabile, alcune illustrazioni satiriche a piena pagina in B/N, una mancanza di testo a una carta, altrimenti stato molto buono.
