Venus. Il primo mensile italiano di informazione e di educazione sessuale. Nn. 1-10

L’editoriale a firma del direttore spiega la scelta del nome: “Venus” come simbolo dell’amore, del sesso, della fecondità, dell’erotismo, nell’arte e nella scienza. Con un ricco apparato iconografico e una bellissma veste grafica, la rivista immortala uno sguardo alla sessualità ancora laico, scientifico e soprattutto digiuno del pensiero “politically correct”: ad esempio il cambiamento di sesso era ancora considerato rischioso, ed anzi vietato sui transessuali perché considerato una mutilazione di organi genitali integri! Primi tre numeri in cartonato con sovraccoperta, i successivi in brossura, numerazione delle pagine progressiva, redatta in collaborazione con la rivista “Sexuology” di New York. Timbro di appartenenza al risguardo anteriore dei primi tre numeri, qualche minimo difetto alle sovraccoperte dei primi 3 numeri, altrimenti ottimi esemplari.

Underground: a pugno chiuso!

Brossura editoriale con alette, copertina di Riccardo B., introduzione di Marco Pannella, interventi di Goffredo Fofi, Carlo Silvestro e Michele Straniero, volume N. 5 della collana “Situazioni”, fotografie anche a doppia pagina di Francesco Bertolazzi, Aldo Bonasia, Carlo Silvestro, Franco e Luciano di Robinud, testo e illustrazioni stampati a colori cangianti in stile psichedelico. Storica testimonianza del protagonista dell’editoria underground italiana, i beatnik milanesi, le provocazioni situazioniste, le divergenze intestine del movimento, gli arresti plurimi, un racconto denso di aneddoti. Lievi segni d’uso alla brossura.

Ludd. Bollettino d’informazione

Fogli sciolti di colori diversi stampati in ciclostile e legati con punti metallici. Il bollettino riproduce traduzioni e interventi del congresso organizzato dal gruppo consiliarista Infromatione et Corrispondence Ouvriere (ICO) tenuto a Bruxelles nel luglio del ’69. Fortemente influenzato dalle teorie situazioniste sulla critica della vita quotidiana, il gruppo Ludd raccoglie varie componenti: quella genovese, composta in parte dai fuoriusciti dell’ala operaista di “Classe Operaia” e “Quaderni Rossi”, con posizioni antistaliniste, e in parte dal movimento degli studenti (ne fanno parte, oltre al curatore, Faina, Tassi, Calamari, Lippolis e altri); quella milanese, più marcatamente situazionista, cui aderirono Fallisi, Ginosa, Ranieri e altri; la componente romana, che faceva capo a Perniola e Sbardella, e infine quella torinese e trentina. Molto raro e in eccellenti condizioni.

Internazionale situazionista. Vol. 1

Brossura editoriale con dorso in pelle, stampa a ciclostile. Contiene la traduzione dei primi due numeri della rivista francese pubblicati rispettivamente nel giugno e nel dicembre 1958. Esemplare in ottimo stato a eccezione di alcune sottolineature a penna alle prime due pagine. Le pp. 21-26 sono legate sotto sopra.

Rivista della sezione italiana della I.S. N. 1. Tutto il pubblicato

Unico numero della rivista pubblicato dalla sezione italiana dell’I.S. costituita dagli stessi membri che compaiono nella redazione: Caludio Pavan, Gianfranco Sanguinetti e Paolo Salvadori che firma anche la direzione editoriale. Ospita un contributo di Debord dal titolo “Il proletariato come soggetto e come rappresentazione”, e uno di Vaneigem, “Avere per fine la verità pratica”. Brossura editoriale, illustrazioni in b/n nel testo, testo a due colonne. Segni d’uso ai piatti che risultano leggermente scoloriti, all’interno in ottimo stato.

Gli operai d’Italia e la rivolta di Reggio Calabria

“Una città è insorta e ha preso le armi. E allora viva lo stato d’assedio in tutte le città!” L’I.S. prende posizioni sulla rivolta sia contro le strumentalizzazioni di Lotta Continua sia contro le provocazioni fasciste. In calce è riprodotto il volantino “Il Reichstag brucia”, distribuito fin dal 19 dicembre del ’69 nelle fabbriche e in Piazza Fontana: una comprensione in tempo reale della strategia della tensione. Legatura con punti metallici, esce come supplemento al primo e unico numero della rivista “Internazionale Situazionista”.

La società dello spettacolo

Legatura con due punti metallici, terza traduzione italiana a cura di Stampa Alternativa del classico di Debord, dopo l’edizione di De Donato del 1968 e l’anonima edizione pirata del 1974 (Dogheria, Pirati e falsi editoriali degli anni ’70).

Corrispondenza con un editore

Rarissimo volantone stampato al recto, riproduce un caustico scambio epistolare tra Guy Debord, Gianfranco Sanguinetti e Gian Piero Brega della casa editrice Feltrinelli. Sanguinetti prende i contatti con l’obiettivo di pubblicare la traduzione italiana dei 12 fascicoli dell’Internazionale Situazionista. Ma Debord interviene, definisce Felrinelli un “rettile staliniano” e diffida l’editore dal pubblicare qualsivoglia testo dell’I.S. Brega non si sottrae allo scontro e consiglia a Debord di “farsi curare” e gli augura di “guarire presto”. I toni si scaldano ulteriormente con la risposta di Sanguinetti. Minimo strappo al margine superiore, altrimenti ottimo.

Benvenuti nella città più libera del mondo

Manifesto Situazionista distribuito a Bologna, Roma e Milano durante il Convegno Contro la Repressione, stampato al recto e al verso. In primo piano il détournement che dà il titolo al foglio e che prelude alle parole d’ordine lanciate da una fantomatica “Associazione per la propagazione dell’epidemia di rabbia contagiosa” (i.e. Gianfranco Sanguinetti): abolizione della società di classe, tutto il potere ai Consigli operai, sabotaggio del lavoro, distruzione della Società dello Spettacolo etc. In calce “Definizione minima delle organizzazioni rivoluzionarie. Ovvero come riconoscere quelle che non lo sono”. Stampato in pochissime copie, molto raro. Normali pieghe, piccola gora che non intacca il testo.